Sempre più siti internet, blog, libri e riviste stanno trattando del minimalismo, personalmente, non starò a raccontare storia ed evoluzione, non ho la competenza e mi sembra abbastanza inutile fare un riassunto da un articolo di Wikipedia.
Parlando con Rossana, abbiamo scoperto che eravamo entrambe intenzionate a scrivere un articolo sul blog che parlasse del minimalismo secondo noi, ed abbiamo pensato di pubblicarlo in contemporanea, vi lascio il link al suo blog qui https://ilblogdiclaramargaret.wordpress.com
Vi voglio raccontare come mi sto approcciando a questa corrente.
Per chi mi segue da un po, sa che questo blog è nato per raccontare il mio percorso di ridimensionamento scorte e un po anche il mio percorso di crescita personale. Potrei affermare che un piccolo merito in tutto questo è da attribuire al libro “Il magico potere del riordino” di Mary Kondo.
Per chi non ne avesse mai sentito parlare, è un libro che da degli ottimi consigli per poter organizzare i propri spazi, armadi e casa, seguendo poche semplici regole… Ovvero, liberarsi del superfluo e tenere solamente cose utili e che ci trasmettono gioia.
Personalmente, non ho applicato i vari consigli alla lettera, in quanto reputo che gli orientali siano più portati all’essere minimali un po per cultura, un po per esigenze abitative, generalmente vivono in case molto piccole per cui la gestione degli oggetti nel quotidiano diventa essenziale. Per noi occidentali la questione dello spazio abitativo tranne in pochi casi è diversa rispetto ai giapponesi, e quindi è anche più semplice ritrovarsi ad accumulare e ad avere più cose del necessario.
Dopo questo preambolo, che ho reputato necessario, vi racconto il mio rapporto con il minimalismo ed il non minimalismo. In tutta sincerità sono sempre stata una accumulatrice, giochi in tenera età, prodotti di cancelleria da studente, accessori per i vari hobby, e crescendo abbigliamento e accessori vari, oltre che a prodotti beauty e make-up.
Adesso, non pensate che leggendo il libro magicamente si passi da una situazione da “sepolti in casa” alla casa minimalista delle riviste di arredamento. Almeno per me, ho trovato il mio equilibrio liberandomi di diverse cose, e liberando le superfici dei mobili perché i ripiani sgombri mi fanno stare bene. In più mi sto accorgendo che man mano sto togliendo sempre più cose, raramente buttandole, ma conservandole se le reputo utili per un futuro, oppure donandole ai mercatini di beneficenza oppure alla parrocchia dove spero che qualcuno le apprezzi e utilizzi.
Essendo questo un blog beauty, vorrei portare qualche esempio pratico di ciò che sta avvenendo ai vari prodotti. Mi direte, vabbè sei in smaltimento, stai facendo un periodo no buy è logico che i prodotti di scorta stanno diminuendo, direi che è giusto fino ad un certo punto… vorrei fare l’esempio del vano dell’armadio in bagno in cui tengo la cestina del make-up giornaliero.
La foto qui sopra, risale a metà settembre dello scorso anno. Oltre alla cestina che mi accompagna fedelmente da anni con all’interno tutto il make-up, era presente nello scaffale una selezione di palette che raramente venivano usate e in un altra cesta assieme ad alcuni prodotti per la cura della persona giornaliera avevo sistemato 3 tazze con all’interno rispettivamente pennelli viso, occhi e matite.
Si può vedere con la foto qui sotto, come sia cambiata la situazione, ho tolto tutte le palette, perché effettivamente utilizzandole di rado posso andare a prenderle in un posto dove sono meglio conservate, nella cesta bianca, i pennelli sono spariti quasi tutti, tranne quelli che uso quotidianamente, così le matite e molti altri oggetti e prodotti.
Quale è stata la conseguenza di questo atteggiamento che io reputo “minimalista”?
Sicuramente avere meno cose porta ad avere più ordine, scegliere e prendere con più velocità quello che serve e rimetterlo a posto altrettanto velocemente.
Ho buttato via pochissimo, ho solo trovato un posto più idoneo alle cose che utilizzo di meno.
Di questi esempi potrei continuare a farne diversi, sia per abbigliamento che per libri, ma vi posso dire che il mio atteggiamento minimalista si traduce nel trovare posti più giusti per i prodotti che uso di meno, e se mi è possibile conservare per categoria e con logica, in modo che al bisogno posso trovare con rapidità e senza perdite di tempo ciò che mi occorre e rimetterlo a posto con altrettanta rapidità. Assicuro che questo si ripercuote anche quando si devono fare le pulizie, si risparmia molto tempo, che poi si può impiegare per fare attività molto più piacevoli.
Spero che questo articolo vi sia stato utile. Alla prossima!